Con infinito piacere oggi vi parlo del “SIGARO ITALIANO”, premetto che presentare tale prodotto che rispecchia l’eccellenza del made in italy, in una sola pagina è molto riduttivo.
Nato agli inizi dell’800 si lega indissolubilmente al percorso e all’evoluzione dell’ITALIA e degli ITALIANI. Precisamente nell’agosto fiorentino del 1815, del tabacco, lasciato ad essiccare al sole estivo, viene sorpreso da un violentissimo acquazzone, invece di buttare tutto fu deciso di produrre sigari economici da vendere al popolo di Firenze. Fù subito un gran successo. L’acqua, infatti, fece fermentare il tabacco donandogli un gusto del tutto nuovo. Dopo soli tre anni inizia la sua produzione su larga scala, in un primo momento nel monastero di SANT’ORSOLA a Firenze e successivamente nelle manifatture di Sestri Ponente, Modena e Chiaravalle.
Vista la grande richiesta di prodotti nel 1853 si decise di trasferire tutto il settore manifatturiero in un nuovo ed unico complesso a Lucca. L’incremento esponenziale di vendita del sigaro è legato alla nascita della stampa in Italia, infatti nel 1885, sempre a Firenze, comparirono, piccoli giornali che venivano venduti in abbinamento al sigaro per cifra pari. Questi giornali venivano chiamati “IL RESTO AL SIGARO TOSCANO”. Il sigaro toscano è l’unico sigaro costituito da una sola varietà di tabacco, il Kentucky, una bellissima pianta verde, di tonalità particolarmente brillante. Per confezionare tali prodotti viene utilizzato rigorosamente tabacco OGM free e le coltivazioni in Italia sono distribuite tra le zone della Valdichiana, Valtiberina, Campania, Lazio e Veneto in più per alcuni prodotti della gamma si utilizzano foglie provenienti dal Nord America, terra d’origine di tale varietà vegetale. Essendo una pianta sub-tropicale, richiede un clima con temperature moderate, bassa escursione termica e sufficiente umidità dell’aria. Nel nostro clima la prima parte di vita della pianta deve essere svolta in serra in modo da anticipare il suo ciclo vegetativo.
A maggio la piantina, cresciuta in serra, è pronta per essere trapiantata nei terreni preparati precedentemente, le distanze di trapianto da una piantina all’altra variano in funzione della qualità del tabacco che si vuole ottenere, aumentando la densità, minore sarà lo sviluppo fogliare e donerà foglie piccole, gentili ed a basso contenuto di nicotina, inversamente, avremo Kentucky più robusto.
Nei primi di giugno avviene la sarchiatura per una o più volte in base alle necessità, tale operazione permette di estirpare alla radice le piante infestanti che vanno ha compromettere lo sviluppo del vegetale. A metà luglio avviene la cimatura ovvero l’asportazione dell’apice vegetativo, favorendo, la concentrazione di sostanze nutritive nelle foglie ed aumentando il tenore di nicotina di tutte le foglie e soprattutto di quelle apicali. Intorno alla metà di agosto inizia il raccolto.
Si comincia a raccogliere la parte superiore della pianta togliendo al massimo tre foglie alla volta, in modo che tutte abbiano lo stesso grado di maturità. A settembre inizia il periodo più delicato ed importante in quanto dopo la cernita e la classificazione, (tra foglie da ripieno e foglie da fascia) avviene la cura del fogliame adatto alla costruzione dei nostri sigari.
Il tabacco Kentucky è anche denominato DFC, ovvero DARK FIRED CURED, essendo questo prodotto curato a fuoco diretto quindi affumicato. Il processo di cura deve avvenire in speciali locali chiusi con l’aiuto della combustione, infatti, si lega il tabacco in mazzetti detti manocchi e lo si colloca su pali poi successivamente si accendono i fuochi costituiti da legname nobile di forte essenza come la quercia ed il rovere, tale procedimento conferisce al prodotto particolari aromi e profumi. Le fasi di cura si suddividono essenzialmente in tre parti: ingiallimento, ammarronamento ed essiccazione. L’ingiallimento avviene senza l’ausilio dei fuochi e dura circa 10 giorni, poi si accendono i fuochi e la temperatura viene portata dai 30 ai 40 gradi, per 4 o 5 giorni, ed il colore passa dal giallo al marrone scuro. La cura si conclude con l’essiccazione delle foglie che assumono un colore marrone uniforme ed una consistenza notevolmente elastica. Durante il periodo invernale le foglie vengono suddivise nei vari gradi a seconda dell’integrità dello sviluppo, delle tonalità di colore, della consistenza del lembo fogliare, scartando quelle non idonee. A questo punto è l’attività del BLENDER di straordinaria importanza in quanto atta a mantenere inalterato il gusto tipico.
Essi si adoperano a comporre la ricetta del singolo sigaro miscelando Kentucky proveniente da aree produttive diverse ed eventualmente utilizzando anche tabacco Nord Americano.
Durante il processo di fabbricazione il tabacco subisce notevoli trasformazioni biochimiche che ne modificano le caratteristiche chimiche, fisiche ed organolettiche.
Un ruolo fondamentale è dato dalla fermentazione, grazie a tale processo vengono eliminate le particelle azotate che renderebbero il sigaro più sgraziato, amaro e ricco di difetti nella fumata.
Infatti proprio bagnando il tabacco destinato al ripieno viene depositato in contenitori detti “marnoni”, per iniziare cosi’, in condizioni di elevata umidità, la fermentazione.
Alla fine di quest’ultimo processo inizia la fabbricazione dei nostri sigari.
La gamma dei sigari TOSCANO è molto ricca e variegata, comprende sigari ammezzati e lunghi, fatti a macchina (nello stabilimento di Cava Dei Tirreni) e fatti a mano(nello stabilimento di Lucca).
Tutto il processo costruttivo è rimasto pressoché invariato da circa 200 anni, la sua tipicità, le sue caratteristiche uniche, la sua tradizione fanno di questo prodotto uno dei simboli indiscussi del MADE IN ITALY, infatti, proprio dal 2010 il TOSCANO è presente in 22 paesi e nel 2012 è stato premiato come il miglior sigaro europeo.
I grandi estimatori possono tranquillamente rivolgersi nelle 500 tabaccherie specializzate dislocate su tutto il territorio nazionale chiaramente noi ne facciamo parte e con orgoglio ci sentiamo ambasciatori di questo splendido prodotto simbolo del MADE IN ITALY.
“IN QUESTA TERRA DI LACRIME, CI RESTANO DUE PIACERI: AMARE UNA BELLA DONNA E FUMARE UN SIGARO TOSCANO.”
Il fumo nuoce gravemente alla salute e i minori non devono fumare.