La pipa

Salve a tutti i lettori di CAMPO DE FIORI, in primis vorrei scusarmi con tutti coloro che seguono assiduamente la nostra rubrica, e chiaramente, non pochi, sono venuti in rivendita a lamentare l’assenza dell’articolo sullo scorso numero. Purtroppo ero molto impegnato e in molto poco tempo non sarei riuscito a completare l’articolo.
Generalmente scriviamo di sigari e distillati, però, proprio sotto la pressione dei clienti affascinati dal fumo di qualità ci accingiamo in maniera molto facile e sintetica ha farvi entrare nel mondo del fumo lento per eccellenza. LA PIPA.
Principalmente con tale articolo, rivolto essenzialmente ai neofiti vorrei affermare che fumare la pipa non è difficile, bisogna però conoscere i piccoli ma numerosi segreti, per superare il primo periodo critico ed apprezzarne sino in fondo il piacere. In primo luogo se la pipa si spegne basta riaccenderla, non è un disonore. Il puro piacere sta nel rito, che va dall’acquisto del tabacco, alla preparazione della pipa, alla fumata. Le pipe in commercio sono di diversi tipi e di diverse fatture, ogni fumatore predilige una forma o l’altra in base alle specifiche esigenze.
C’è chi preferisce pipe italiane di ottima fattura artigianale come BREBBIA, ANATRA, MASTRO DE PAJA, CAMMINETTO, AMORELLI etc. etc. chi invece apprezza la scuola nordeuropea con i vari artigiani di altissimo livello come PETERSON, STANWELL, BIG BEN etc. etc..
Una volta scelta la pipa da consacrare arriva il momento più nobile con la scelta del giusto tabacco da degustare, se il combustibile ha un buon sapore, non impregna la pipa con odori persistenti non e non scalda e non brucia la bocca è già un’ottimo inizio.
Fumare una pipa in radica è paragonabile ad una pizza cotta nel forno a legna. La radica, radice dell’erica arborea, trasmette il suo aroma speciale al gusto del fumo ed a sua volta si impregna degli umori del tabacco. Sarebbe bello avere una pipa per ogni miscela, per godere appieno la fragranza.
Principalmente i tabacchi si dividono in tre grandi gruppi: i tabacchi leggermente aromatizzati, a limone, all’arancio o alla prugna. Le varie differenze di gusto si ottengono generalmente con la raccolta differenziata delle foglie dal vegetale, i germogli molto teneri conferiscono un gusto aspro al limone, mentre le foglie mature donano un sapore di arancio e quelle larghe poste alla base della pianta hanno un gusto di prugna. Per molte di queste miscele si utilizza un’altra componente aggiunta il cosi detto black cavendish che è un tabacco ottenuto con uno speciale trattamento di pressione e vapore che lo fa fermentare risaltandone le sostanze zuccherine.
La seconda categoria è caratterizzata dai tabacchi fortemente aromatici, esempi classici sono il mango e la vaniglia, rilasciano forti profumi piacevoli nell’ambiente. Infine abbiamo i tabacchi di tipo inglese: si tratta di blended con base principale di virginia arricchiti di latakia(tabacco affumicato), perique(tabacco a lunghissima fermentazione con un forte sapore di lievito) e Kentucky. Ricordano profumi antichi di stalla e di campagna e sono molto apprezzati dai fumatori esperti e tradizionalisti. E’ opportuno iniziare a fumare la pipa con tabacchi moderatamente aromatizzati ed ora che hai la pipa ed hai scelto il tabacco sei impaziente di cominciare ma prima devi preparare la pipa alla fumata. Prima di caricare la pipa è importante valutare il grado di umidità del tabacco, in quanto se fosse troppo secco brucerebbe come paglia con rilascio di poco sapore, quindi andrà umidificato, se invece è troppo umido va lasciato asciugare. Un tabacco troppo umido è difficile da fumare, non brucia, costringe a tirate troppo frequenti per evitare che si spenga, con il risultato che la pipa si scalda e la lingua si brucia. Il tabacco viene venduto in confezioni sigillate e proprio come un vino corposo a bisogno di un periodo di ossigenazione. Stendi un po’ di tabacco su un foglio pulito sbriciolando le parti più grosse, togliendo picciuoli e rametti, dopodiché prova a tirare qualche boccata a pipa vuota. Carica la pipa fino all’orlo con piccoli pizzichi di tabacco e senza premere, poi con l’aiuto di un pigino, schiaccia il tabacco in maniera uniforme, con una forza non eccessiva. Ora prova di nuovo il tiraggio, deve essere esattamente come quando la pipa era vuota, altrimenti devi ricominciare tutto da capo. Se il tiraggio è buono carica la pipa fino a ¾ mm. dal bordo, premendo adesso con minor forza. Un ultima controllata al tiraggio che ribadisco, deve essere perfetto come se la pipa fosse vuota, ed adesso puoi passare all’accensione.
Se il lavoro è stato fatto correttamente la pipa si accenderà in maniera uniforme, a questo punto, fai percorrere alla fiamma movimenti circolari aiutando con veloci e ritmiche boccate finchè tutto il tabacco si sia acceso. Importante per effetto della combustione il tabacco si solleverà, quindi, sempre con il pigino si schiaccia tutto intorno, leggermente, finchè si spegne, formando uno strato superficiale carbonizzato utilissimo per la seconda accensione, quella ufficiale di partenza della fumata. Riaccendi la pipa con cura, siediti in poltrona e goditela in pieno relax.
Appena le boccate di fumo si alleggeriscono bisogna ricompattare la brace col pigino, premerla leggermente aiutandovi sempre con corte e frequenti boccate ritmate necessarie per ben riavvivarla.
Il pigino è perciò uno strumento indispensabile per fumare la pipa e va spesso usato.
Alcuni importanti chiarimenti, per accendere puoi usare il fiammifero o uno specifico accendino per pipa appositamente realizzato per resistere al calore e funzionare capovolto.
Poi con il tempo e la passione risulterà importante avere più di una pipa per poter intervallarle tra loro, inoltre sarà necessario procurarsi delle borsette per portare con se tutto il kit necessario alla pipata. Se sei arrivato a questo punto vuol dire che sei una persona paziente e hai qualche possibilità in più di riuscire a fumare la pipa, perché devi sapere che è lei che ti sceglie e ti impone i suoi ritmi e la sua logica, sei tu che devi entrare in sintonia con lei, un po’ come le donne…..
Si è sempre detto che i fumatori di pipa sono dei pensatori o degli intellettuali, la verità è che il fumo della pipa si può godere a pieno solo in completo relax e perciò chi fuma la pipa non potrà essere stressato.

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